• damtux
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    1 month ago

    Riguardo questo argomento, non ricordo dove avevo visto un post (di un media americano) che parlava di tipologie di utenti social. Gli utenti più comuni sono i cosiddetti lurkers, postano poco o nulla e sono iscritti ai social per seguire news, novità, conversazioni altrui. Costoro rappresentano il 70-80% (spero di ricordare la percentuale giusta, comunque alta) del totale degli utenti.

    Secondo la loro “definizione” sono persone con una vita attiva (off-line) e magari impegnate “su più fronti”, che non hanno generalmente molto tempo/energie da dedicare online (pensare e postare contenuti strutturati e di valore richiede tempo) ma non vogliono “restare indietro” sui trend del momento.

    Hanno verificato che la stessa dinamica avviene in tutti i social.

    • damtux
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      1 month ago

      mi auto-commento per inserire un ulteriore spunto di riflessione. Se ci pensate anche l’umanità off-line funziona allo stesso modo, la maggior parte è passiva rispetto a determinati argomenti e di solito segue chi ne sa di più (poche volte purtroppo), chi urla di più (spesso), chi ha maggiori doti comunicative, chi ha maggiore leadership, ecc…

  • Elena Brescacin@mastodon.uno
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    1 month ago

    @prealpinux @informapirata @informatica sarò “biased” ma un giornale cattolico quando parla di scienza e tecnologia per me non ha tutta questa credibilità. Detto questo, è vero. La gente on e off line è tendenzialmente passiva. Lo è diventata? Lo è sempre stata? Chiaramente il benessere collettivo fa sì che un po’ “ci si sieda”, quando invece servirebbe molta più attività. Confronto? Non ho idea se siano i social commerciali ma l’essere umano è sempre più chiuso in echo chambers.

  • sigjlr@mastodon.uno
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    1 month ago

    @prealpinux @informatica il fatto che ci siano meno utenti che scrivono non è di per sé un male. Anzi, se i messaggi che si perdono sono di scarso valore o solo rumore (come molti commenti su facebook o x), migliora la fruizione dei contenuti per tutti.
    Inoltre si riducono le risorse (economiche, tecnologiche e ambientali) necessarie al funzionamento della piattaforma!