ChatGPT nei guai: OpenAI denunciato per aver rubato tutto ciò che qualcuno ha mai scritto su Internet!
#ChatGPT di #OpenAI e Sam Altman sono in grossi guai. OpenAI viene citato in giudizio negli Stati Uniti per aver utilizzato illegalmente contenuti da Internet per addestrare i propri LLM (o modelli di linguaggio di grandi dimensioni)
Ancora non mi è chiaro per quale strano meccanismo un’azienda privata può far man bassa di contenuti e dati presi dalla rete, per poi restituirli all’utente finale previo pagamento. Tale utente finale e pagante inoltre contribuisce ad istruire il modello. Se il reparto marketing di chatgpt fosse più onesto verrebbe rinchiuso al volo in un manicomio
@LadroDiGalline @informapirata Ah scusa! Non avevo cliccato il post e per un’attimo non ero sicuro se stessi parlando di Google, Reddit o Twitter. Colpa mia.😂👌
No figurati, volevo inserire una lista ma dopo un po’ ho avuto un crampo alle mani
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Vero, il lavoro/servizio va’ pagato. La mia critica non era rivolto al lavoro degli sviluppatori e ricercatori, e neanche al costo del servizio di per se (vedi il costo di server, gpu…) che vanno pagati e questo è sacrosanto. La mia critica è verso il furto di dati magari giustificato da termini di servizio e di utilizzo scritti in legalese che sembrano sempre di più patti scritti dal demonio
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@Daddaniele @informatica già… credo anch’io
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@informapirata @informatica bellissima questa…
@informapirata @informatica
Ma scusa, quando noi utenti condividiamo o scriviamo contenuti sui social media o su qualsiasi altro sito (blog piuttosto mastodon), concediamo la licenza per utilizzare i nostri contenuti in vari modi.
Sembra la solita battaglia degli editori che pretendono royalty da Google perché promuove i loro contenuti. Dimenticano che senza promozione niente visite.
La verità è che alla fine tutti vogliono lucrare sempre e comunque con qualsiasi scusaNo, il discorso è che hanno allenato la IA utilizzando dati provenienti da siti non gestiti da loro. Nel momento in cui tu accetti i termini e le condizioni di un servizio, lo fai per QUEL servizio e se OpenAI fa uso di dati non suoi senza permesso è nel torto. Se erano dati provenienti da un loro sito allora ok, ma se fa uso di dati non suoi presi senza permesso allora è giusto venga perseguita
@super_user_do scusami ma se io utente mi documento su vari siti con lo scopo di scrivere ad esempio la mia tesina di maturità o per produrre una guida sull’utilizzo di mastodon generalmente non è un copia e incolla ma in entrambe le situazioni argomento e riassumo concetti di mio ingegno. Pertanto l’AI avrà tanti difetti ma a mio avviso non quello di violare il copyright perché le risposte ottenute sono uniche non si trovano uguali nel web
@super_user_do @emanuelegori se fosse così, scordiamoci le AI.
Copyright et similia sempre pronti a impedire la diffusione della conoscenza e sempre perché pochi possano lucrarci sopra.Semplicemente ci dimenticheremo i language model come ChatGPT e le IA rimarranno solo a scopo aziendale…
…e forse è meglio così
@super_user_do spero proprio di no. Con buona pace di chi dovrà trovarsi un altro lavoro, il mondo deve evolvere.
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Cose ridicole. Vogliamo la GAI ma pretendiamo che i semi per crearla siano ignoranti come le capre.
Cos’è la GAI?
@admin @informapirata
Io esigo innanzitutto che chi pretende di fare “innovazione” non calpesti i diritti altrui, l’ambiente, le norme… è ciò che ci sta portando al collasso.Se soccombe la GAI e crescono i diritti per i gay, io sono più contento.
PS: ovviamente è un gioco di parole, non solo i gay, ma tutti gli oppressi e le minoranze, esclusa solo quella dei ricchi.
L’innovazione è quella che ci ha portato ai diritti. Negare dei diritti ad una creatura che potremmo far nascere non ci renderà migliori.
La benzina al piombo, l’amianto, il ddt, il riconoscimento facciale, le mine antiuomo, sono tutte tecnologie. Ciò non vuol dire che non vadano regolate.
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E che sono allora? Sofismi?
@admin @informapirata @Pare
Interessante.
Qualche esempio pratico di diritto civile ottenuto grazie alla tecnologia?La scrittura è una tecnologia. Il linguaggio è una tecnologia. Direi tutti.
@informapirata @Pare @admin
Capisco.
Quindi anche la respirazione e gli alveoli polmonari sono tecnologie, al pari della stampa a caratteri mobili, della ghigliottina e dei modelli linguistici (solo per citare alcune delle cose che io considero tecnologie).No, non capisci :-D.
La respirazione non è creazione umana, che è un presupposto (attualmente) per la creazione e definizione di una tecnologia.
La stampa è una tecnologia (una delle prime esponenziali). La ghigliottina è un prodotto che sfrutta la meccanica e la fisica: sarebbe come dire che la sedia elettrica è una tecnologia, non lo è, è un prodotto che usa l’elettricità (la cui teoria della produzione e distribuzione è una tecnologia, che ha fatto nascere migliaia di prodotti)
I modelli linguistici (se intendi i LLM) sono un mattone della teoria dell’attuale AI, una tecnologia esponenziale. Possono essere considerati sia prodotti che “fundamentals” in diversi casi d’uso, a seconda dell’implementazione.
@admin @franzmari
Chi rispondendo sulla neutralità o meno della tecnologia cita un fenomeno chimico-fisico come il fuoco (https://orwell.fun/objects/b1be558f-9d23-49cf-9ac6-b8e79c49b225 ) farebbe meglio a non dare per scontato che il proprio linguaggio *settoriale*, che ad esempio considera “la conoscenza […] uno stack di ingegneria” (https://orwell.fun/objects/f4dbe774-424d-4a25-aefa-f96b6bcaa1f0 ), sia condiviso da tutti.Sarebbe interessante agganciare la discussione a feddit https://feddit.it/post/540314 , non so se si possa