Io è dodici anni che ho sostituito la prima (ed unica) auto con una bici a pedalata assistita. Ma capisco che non per tutti può andar bene (io alla fine vivo da solo, per una famiglia è certamente più complicato), ciò non toglie che sostituire l’eventuale seconda auto è un’ottima idea.
In bicicletta. Oltretutto ho appena venduto l’auto :) ma ho la fortuna di vivere in città. Non in Italia però.
Quando andavo a scuola andavo a piedi, poi per un po’ in bici, poi a lavoro in treno + piedi, poi quando mi sono spostato ho continuato a usare treno + piedi, e ora che mi sono spostato di nuovo metropolitana + piedi, anche se quest’ultima combo non la conto perché al di fuori del suolo italico.
Io personalmente la taglio in 6 (con apposite forbici se sono a casa), e poi man mano vado per eliminazione, lasciando per ultima la fetta che mi pare più succosa e farcita
Anche i finlandesi vanno in bicicletta in inverno e lì fa molto freddo ❄️ 🚲
Auto, ho in testa di tentare anche in bici, sebbene al ritorno mi aspetti una bella salitella!
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Sono stato investito da un’auto due volte nella mia vita quando andavo in bici. Ho avuto grande fortuna, nemmeno una piccola operazione, nessun problema a lungo termine. Buona fortuna, ma sì, il problema più grande sono le macchine e camion. Dobbiamo stare attenti.
Confermo che con la mia famiglia ci siamo trovati in una situazione dove senza volerlo, abbiamo trovato che andare in bici è l’ideale modo di fare vacanze. Certamente la disponibilità di treni ha aiutato tantissimo per questa scelta.
Ho sempre cercato di lavorare nei 15 minuti da casa, il che poi significa che la mia combo di vita è affitto + bici.
Poi per una fortunata coincidenza sono anche vicino alla stazione, quindi ad oggi non ho proprio una macchina, anche se sto iniziando a considerarla perché, purtroppo, a volte mi piacciano anche persone che non vivono dentro una stazione.
Idealmente mi piacerebbe prendere una ibrida o una elettrica di seconda mano.
come persona che si muove sempre in bici, a volte a piedi e che ha vissuto lontano dal centro per mezzo i bus, mi sembra che il miglioramento sia percepipile per quanto riguarda la maggior circolazione di bici. tuttavia a bologna sono iniziati anche i cantieri per ampliare il trasporto metropolitano per mezzo di una tramvia, quindi sembra che ci si stia comunque muovendo in maniera organica per migliorare il trasporto pubblico ma è un grande fattore (quello del progetto tramvia) che l’articolo non prende in considerazione (molte strade hanno una circolazione estremamente ridotta a causa dei cantieri)
per per le molte generazioni di persone non abituate a prendere i mezzi, o che hanno acquistato un auto o più di una negli anni scorsi, sicuramente si vanno a creare delle difficoltà
poi penso ci sia un grande fattore culturale da tenere in consderazione: conosco persone che hanno l’auto parcheggiata in un garage in centro o in un posto auto (dal quale non la spostano perchè “altrimenti non troverebbero più parcheggio”), cresciute nell’italia in cui si **deve ** utilizzare l’automobile per fare tutto ma abitando in una città in cui è facile fare diversamente.
non so come viva la situazione chi vive nei quartieri molto periferici, che spesso sono un po’ più tralasciati dal trasporto pubblico
per me ci sono ancora fin troppe automobili e moto che possono girare in centro, ma più che prendermela con gli autisti penso sia giusto pretendere delle ciclabili (e dei parcheggi) degne di questo nome, così da non rischiare la vita e magari anche a non rompere troppo a chi guida
Abito in una città non propriamente calda d’inverno e sì, si può decisamente fare. Personalmente preferisco il gilet anti-vento alla maglia (ovviamente quando non piove, mi porto sempre dietro una giacca e dei pantaloni antipioggia) perché mi fa sudare molto meno.
Che poi il problema della pioggia, almeno in Italia, è tipico dell’autunno e della primavera non tanto dell’inverno dove fa sostanzialmente freddo ma spesso piove poco.
In diversi anni di bicicletta la cosa che ho trovato più insopportabile e faticosa sono stati i pochi giorni di vento forte. Ecco quello se fosse costante e sistematico sarebbe una bella faticaccia. Pioggia e freddo per nulla, sarà che sono abituato da quando avevo 14 anni ad andare in giro in motorino e scooter, non c’è molta differenza in bici!
vado in ufficio (o altro luogo per lavorare che non sia casa) 1/2 volte la settimana, se piove forte faccio auto fino alla metro (~2km) e poi metro (sono una 15ina di fermate), se piove poco faccio bici + metro, se non piove faccio bici (sono 13km, ma al 90% su ciclabile). potrei evitare del tutto l’auto se solo esistesse un mezzo da casa alla metro, ma l’unico autobus che esiste è completamente inaffidabile sia al mattino che al pomeriggio…
per inciso, abito appena fuori milano e lavoro a milano (ma dall’altra parte della città)
@QuantumMischief @Mariolink “Gli algoritmi sono transfobici” sarebbe una sciocchezza…
“Gli algoritmi sono conservatori” a me sembra calzante.
Assistiamo in continuazione a scivoloni su algoritmi addestrati con dati troppo parziali; con dati zeppi di idee vetuste…
Ma se non sono gli algoritmi ad essere transfobici, è l’idea di poter distinguere il genere (binario uomo/donna?) di una persona dall’immagine del suo viso ad essere ideologica, basata su un idea di genere esteriore e non interiore.
Concordo, le parole sono importanti e così rischia di passare il messaggio che chi non va in macchina è in giro solo per cazzeggio.
Giusto per anedottica: in ufficio da me abitiamo tutti a meno di 10km ma vanno tutti in macchina/moto tranne ma io vado in bicicletta. Ogni tanto, quando escono questi discorsi, è inevitabile il “lasciate andare la gente a lavorare che chi va in bicicletta cazzeggia” nonostante ci sia io che dimostri esattamente il contrario 😅
Considerando che i progetti sono open e si possono creare pool su github a mio parere la vostra conclusione è sbagliatissima. Si potrebbe aver aperto un pool sul repo di organic per l’implementazione della navigazione in bici. Il comune potrebbe invece rilasciare i dati cartografici delle ciclabili i mappatori volontari provvederebbero in autonomia ad aggiingere a osm. Si potrebbe indirizzare i cittadini a siti come https://www.cyclosm.org ed altri utili come https://wheelmap.org . L’unica cosa su cui posso essere “daccordo” è che osmand sia un po ostico ma una volta che si ompara ad usare è infinito
Ho visto che ci sono varie issues aperte riguardo alla creazione di itinerari per biciclette su Organic Maps..
Comunque, anche se mi piace molto Organic Maps, per gli itinerari in bicicletta preferisco GeoVelo, che si basa sui dati OpenStreetMap e propone vari percorsi per ogni itinerario (diretto, equilibrato e sicuro) in base alle piste ciclabili.
@informapirata @eticadigitale
Un motivo in più per andare in #bici: oltre ad usare un mezzo incredibilmente comodo ed efficiente, oltre a curare la salute propria e dell’ambiente, anche tutelare la propria #privacy e la democrazia! 😆
🚲 ❤️ :privacypride:
🚴 💚 🌏
Proprio oggi inizia anche la settimana europea della mobilità!
La settimana giusta quindi per sperimentare cosa succede a tutelare la propria privacy evitando di usare l’automobile! Per poi raccontarci come è andata.
non conosco il sindaco di Torino ma generalmente quando dicono così significa: “sulle strade dev’esserci spazio per tutti ma se non ce ne è per le bici e i pedoni fa niente”.
Tutte le mattine per accompagnare a scuola mio figlio devo attraversare due strade moooolto meno insidiose ma comunque sulla e vicino alla circonvallazione.
Non dico tutti i giorni ma quasi, soprattutto quelli più trafficati, volano bestemmie smorzate (smorzate per via del minore) perché ci sono situazioni simili a quella dell’incidente. Due strade dove le macchine possono girare a destra e
se ne sbattono altamentenon vedono i pedoni che attraversano sulle strisce pedonali. La maggior parte delle voltei deficientigli automobilisti sbadati hanno la testa abbassata sullo smartphone, altre invece accelerano appositamente per cercare di passare prima nonostante, se non si fosse capito, io sia con un bambino sulle strisce pedonali e in generale a quell’ora quella sia una strada trafficata tra bambini e genitori a piedi.A uno ho dovuto buttare davanti la bicicletta (la porto a piedi) per farlo fermare e quasi me la metteva sotto perché doveva passare a tutti i costi mezzo secondo prima di noi (per poi fermarsi 5 metri più avanti perché c’era la coda, ma questo è un altro discorso).
Ora esce fuori che questo camionista potrebbe essersi accorto sia della presenza della donna che del suo investimento, purtroppo la cosa non mi meraviglierebbe per nulla. Che morte orribile. 😥
ps: l’altro giorno un motociclista mi ha tagliato la strada ad un incrocio mentre pedalavo su un attraversamento ciclabile gridandomi contro “ti spaccherei a metà” probabilmente, immagino, anche convinto di avere per qualche bizzarro motivo ragione.