Nel primo anno di guerra della Russia in Ucraina, i social media hanno consentito a Mosca di condurre una campagna di disinformazione su larga scala contro la UE e i suoi alleati.
Un’analisi preliminare suggerisce che la portata e l’influenza degli account del Cremlino sono cresciute nella prima metà del 2023, trainante in particolare dallo smantellamento degli standard di sicurezza di Twitter.
Segnalato da @andreabettini
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Lo siamo privilegiati non si può negare, non posso inventarmi cosa significa essere in guerra, non voglio fare il finto buonista e immaginarmi qualcosa che nemmeno lontanamente posso intravedere. Certo se fossi nato negli anni di piombo sarebbe tutta un alta storia, ma vivo in questo tempo e in questa realtà dove si tutti i politici stanno in un calderone, tutti abbracciati, e tutti interessati a fare begli affari, e illudersi che una razza differente salti fuori da questo calderone per me non ha senso.