Amber Athey, autrice del libro appena pubblicato “The Snowflakes’ Revolt: How Woke Millennials Hijacked American Media”, sta valutando come la “presa di potere del risveglio liberale” stia influenzando il giornalismo e gli standard giornalistici.
“Il modo in cui questo ceppo di progressismo si avvicina al giornalismo è completamente separato da ciò che tradizionalmente intendiamo come etica e standard giornalistici”, ha affermato Athey, redattore di Washington per The Spectator.
“Queste persone credono che i media siano solo un’altra piattaforma per promuovere l’attivismo politico, e hanno riscritto le regole del giornalismo per riflettere questo”, dice Athey, che in precedenza ha coperto la Casa Bianca per il Daily Caller e ospita un settimanale programma radiofonico, “Unfit to Print”, su WCBM 680 a Baltimora. “Quindi, non si tratta più di cercare oggettivamente di trovare i fatti e avvicinarsi alla verità e presentare i fatti al lettore in modo che possa prendere le proprie decisioni”.
Non conosco la situazione dei media statunitensi molto bene, ma mi sembra che l’autrice sia un po’ troppo categorica nelle sue affermazioni, o almeno spero!
Piccola nota: sentir parlare di Left nel contesto statunitense mi lascia sempre un po’ perplesso. La cosa mi provoca sempre ilarità e tristezza allo stesso tempo.
L’autrice è categorica anche perché il Daily Signal è un giornale che si rivolge alla destra statunitense più conservatrice. Bisogna sempre considerare che quella matrice è sempre disposta a forzare la mano contro il politicamente corretto e i principî dello stato di diritto
Che l’autrice fosse di parte è sicuramente vero, e viene esplicitato chiaramente nell’articolo.
Probabilmente una versione più misurata – e veritiera – della tesi dell’autrice sarebbe: la polarizzazione politica statunitense ha raggiunto livelli tali, che le parti di elettorato più politicizzate di entrambi gli schieramenti non riescono nemmeno a trovare un terreno comune su cui potersi confrontare. Ovviamente, con tali premesse, ogni velleità di buon giornalismo va a farsi benedire.
Sinceramente, della situazione USA mi importerebbe il giusto, per non dire nulla, ma il problema sono le ripercussioni che una tale schizofrenia a stelle e strisce provoca su di noi; sia come ricadute dovute a cambi repentini di politica estera, sia perché importiamo (acriticamente) ogni tendenza statunitense… e una polarizzazione politica ai livelli USA mi preoccuperebbe alquanto.
Già…