Gli Usa chiedono estradizione di Abedini, giallo sull’arresto. A gennaio si decide. Si indaga sulle modalità del fermo dell’iraniano

Gli Stati Uniti hanno formalizzato la richiesta di estradizione per Abedini, fermato su mandato di arresto internazionale all’aeroporto milanese. Un fermo su cui, però, la Procura meneghina ha acceso un faro avviando una indagine a modello 45, ossia senza ipotesi di reato e indagati. Un fascicolo, al momento, di natura conoscitiva e che riguarda le procedure, i tempi ravvicinati tra la emissione del mandato di arresto e il fermo dell’uomo avvenuto nel giro di meno di tre giorni.

L’iter per l’estradizione va comunque avanti: gli atti con le accuse sono stati trasmessi alle autorità italiane anche se un eventuale vizio nelle modalità di arresto, su cui appunto sta indagando la Procura di Milano, potrebbe portare alla nullità dell’atto rendendo libero da misure cautelari il cittadino iraniano. Se il fermo fosse dichiarato illegittimo si complicherebbe la strada dell’estradizione rendendo, di contro, più agevole quella diplomatica per una sorta di “scambio” con Sala

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