Giornalismo di pessimo livello, victim blaming nella violenza stradale, un esempio
Il guidatore di un furgone investe una persona in bici che rimane incastrata sotto ed è in pericolo di vita.
L’articolo di #milanotoday:
> Secondo una primissima ricostruzione il 71enne stava procedendo in direzione Rescaldina e sarebbe rovinato sull’asfalto in seguito a un contatto con un furgone.
Ma si rende conto di quanto è una merda, chi ha scritto queste parole?
#violenzaStradale #victimblaming
https://www.milanotoday.it/cronaca/incidente-saronnese-uboldo-21-luglio-2025.html
@versodiverso Ma ormai purtroppo diamo per scontata la effettiva clandestinità del pedone, riservando la piena cittadinanza solo al conducente di veicoli
(FINE THREAD)
@lgsp @giornalismo
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@versodiverso perdonami, ma tu affermi che non ho letto ciò che hai scritto, eppure non solo questo è falso, dal momento che ho letto tutta la lunga conversazione e l’ho anche capita -pensa un po’!
Io non capisco da cosa nasca la tua deduzione, ma prima di dire che non ho l’umiltà di leggere quello che hai scritto e che addirittura do ragione a @lgsp per partito preso (bah…), puoi spiegarmi perché sei convinto che io non abbia capito?
@giornalismo
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@versodiverso come vedi, avevo già capito dove la signora aveva attraversato: esattamente in quel punto in cui non ci sono attraversamenti pedonali.
Vedi che avevo capito perfettamente i tuoi messaggi precedenti?
Ah, aggiungo che una strada a TRE CORSIE in città non dovrebbe neanche esistere. Neanche a Napoli, una città urbanisticamente devastata e che ormai mi fa pensare a un’eterna Beirut in salsa savoiarda
https://mastodon.uno/@informapirata/114897639880483177
@lgsp @giornalismo
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@versodiverso @versodiverso quando ci sono stato non c’erano attraversamenti tra le intersezioni delle strade e la cosiddetta rotonda, ma bisognava attraversare le strade tornando indietro a via Don Bosco di diversi metri (e no, non ero né solo né brillo). Ora mi spieghi perché non posso tagliare di venti metri passando per i giardini invece di fare avanti e ‘ndre’?
@lgsp @giornalismo
@versodiverso veramente io stavo parlando in generale sulla predisposizione a non considerare quanto l’arredo urbano (rotonde, marciapiedi, corsie veloci, ciclabili improbabili, attraversamenti assurdi, deforestazione delle città) è drammaticamente funzionale alle auto e nemico dei pedoni.
Ma a proposito della piazza di cui parlavi tu…
(CONTINUA)
@lgsp @giornalismo
@versodiverso …Piazza Carlo III non ha duecento anni, ma poco più della metà e, a naso, sembra proprio un obbrobrio colonialista di matrice savoiarda: quello che una volta era l’enorme mercato in cui arrivava tutta l’ortofrutta di Napoli nord e Caserta, è oggi un non luogo in cui da via Don Bosco a via S. Alfonso dei Liguori non c’è un solo attraversamento pedonale.
A Roma, avevamo monumenti come il Colosseo e Santa Maria Maggiore, o strade come via De Nicola
(CONTINUA)
@lgsp @giornalismo
@versodiverso che erano diventati dei veri e propri spartitraffico. Santa Maria Maggiore purtroppo lo è ancora, il Colosseo e recentement anche via Enrico De Nicola per fortuna sono stati parzialmente pedonalizzati. Beh, è evidente la qualità del restyling.
Oggi non sono più trincee anti pedoni!
@lgsp @giornalismo
@informapirata grazie del tempo che hai investito, sottoscrivono tutto.
La nostra mentalità è deformata dalla realtà che ci circonda, è difficile vedere le cose in modo oggettivo.
In mia difesa vorrei aggiungere che ho ed uso regolarmente un’automobile (stile “ho anche amici gay”) e che non sono clemente verso nessuno: uno stronzo è uno stronzo, comunque si muova.
Solo, nello stesso discorso non può starci la pericolosità delle bici e quella delle automobili, allo stesso livello, come nessuno sano di mente metterebbe la pericolosità di un sasso e quella di una pistola.
@versodiverso @giornalismo
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