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Nella settimana appena trascorsa il gruppo editoriale dell’Atlantic, storica e rispettata rivista statunitense, e Vox Media, che gestisce tra gli altri i seguiti siti Vox e The Verge, hanno annunciato di avere dato in licenza d’uso i propri archivi all’azienda OpenAI per lo sviluppo di ChatGPT e degli altri suoi sistemi di intelligenza artificiale (AI). I due accordi sono solo gli ultimi di una lunga serie di contratti firmati da alcuni dei più grandi editori di giornali al mondo con OpenAI, che ha bisogno di contenuti di qualità per migliorare le proprie AI e al tempo stesso ha la necessità di evitarsi cause legali per violazioni del diritto d’autore.
Per molti editori è un’opportunità per ricavare velocemente denaro e affrontare le difficoltà di un settore da tempo in crisi, ma secondo diversi osservatori gli accordi di questo tipo sono rischiosi e portano alla svendita del bene più prezioso dei giornali: i loro contenuti.
Che ne pensate?