Nel primo anno di guerra della Russia in Ucraina, i social media hanno consentito a Mosca di condurre una campagna di disinformazione su larga scala contro la UE e i suoi alleati.
Un’analisi preliminare suggerisce che la portata e l’influenza degli account del Cremlino sono cresciute nella prima metà del 2023, trainante in particolare dallo smantellamento degli standard di sicurezza di Twitter.
Segnalato da @andreabettini
Certo, l’ho infatti scritto che qui in occidente i televisori costano meno di un piatto di pasta tutti i giorni del mese. In parte però penso che siamo esperti nel confrontarci con il televisore, credo che un po tutti abbiano smesso di dare peso a quello che trasmette la televisione e questa disinformazione sulla guerra per il popolo, per esempio italiano, ha lo stesso peso del nuovo grande fratello su canale cinque. Non abbiamo la dimensione della tragedia, non viviamo sotto le bombe, e tutti quelli che chiaccherano in TV non hanno nessun peso per il cittadino comune che più che preoccuparsi per il popolo ucraino si preoccupa del piatto di pasta che costa più del televisore sopra citato.
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Si sono d’accordo non è una vittoria, è la nostra piu grande sconfitta. Non saprei però dirti concretamente come potrebbe essere diversamente per il singolo individuo incastrato nel sistema. Disinformazione o meno come individuo insignificante non hai potere ne in bene e tantomeno in male.
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Dobbiamo guardare alla realtà delle cose, quel minimo potere politico è filosofia, personalmente non riesco nemmeno ad esercitare il diritto di garanzia sulla mia lavatrice rotta, mando un e-mail, aspetto una telefonata del tecnico che non arriva mai e rimango il fesso che deve arraggiarsi. Questa è la realtà del cittadino qualunque. Non siamo tutti uguali, ci sono quelli che hanno potere e dirigono, e poi la maggioranza a cui viene negato e che vengono diretti. Sei apatico fino ad un certo punto, e su cose lontane come la guerra come italiani siamo più lontani che mai ad essere rilevanti nel poter dare ad informazioni o disinformazione rilevanza.
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In Italia abbiamo gli stessi politici e le loro caste da quasi quarant’anni, e quando se ne presenta una nuova è la vecchia mascherata. Il voto in tutti questi anni non ha mai avuto rilevanza in nessun cambiamento vero. Io non credo in nessun politico e in nessun partito, sono tutti sullo stesso piano, cambiare apparterrà al indipendenza popolare che si distaccherà completamente dalle politiche e le organizzazioni a grandi numeri che le governano. Il nostro disastro non sará come quello russo o nord coreano, noi siamo italiani, governi come quello attuale non hanno significato, cadrà e ne verrà un altro che creerà stessi uguali scandali, l’Italia è destinata a diventare caotica, e non per la politica, ma per evoluzione naturale delle cose, influente se con o meno apatia. Rimanere informati, fare politiche attive, comitati, liste da firmare, scioperi, è il nostro rantolo prima di morire, non siamo stanchi, io credo non ci sia nessun interesse a combattere guerre e in realtà sono sorpreso di una guerra del genere che più tempo passa più sembra vuota, se in futuro ci dovesse mai riguardare sarà perchè hanno nuclearizzato e sono sorpreso che non sia gia successo un anno fa.
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Lo siamo privilegiati non si può negare, non posso inventarmi cosa significa essere in guerra, non voglio fare il finto buonista e immaginarmi qualcosa che nemmeno lontanamente posso intravedere. Certo se fossi nato negli anni di piombo sarebbe tutta un alta storia, ma vivo in questo tempo e in questa realtà dove si tutti i politici stanno in un calderone, tutti abbracciati, e tutti interessati a fare begli affari, e illudersi che una razza differente salti fuori da questo calderone per me non ha senso.